Quello che la pandemia ha insegnato.
La pandemia ha insegnato, anche nella formazione, che tra formatore e formandi possono crerarsi molteplici tipi di legami, oltre quelli noti. Ricominceremo i nostri corsi di persona. Questa è la buona notizia. Molto ci siamo impegnati nell’adattare sia i contenuti della presentazione, da parte mia, sia nel mantenere ad un alto livello l’ascolto e l’apprendimento da parte vostra. Anche se non allo stesso livello dell’interazione in presenza, – com’è ovvio, – la formazione ha mantenuto il nostro standard. E di questo siamo fieri.
Ma non possiamo non chiederci cosa abbiamo imparato. Con i colleghi di alcune classi abbiamo ragionato chiedendoci che cosa abbiamo imparato e quali apprendimenti possiamo trarre da questa esperienza. La considerazione più frequente e, a dire il vero, più puntuale, è che un acquisto assai positivo c’è stato, e notevole anche. L’obiettivo è stato quello di mantenere il legame fra noi, e fra l’apprendimento e la materia stessa dell’apprendimento, nonostante la distanza. Il perseguimento di esso ci ha portato a rendere più frequenti gli incontri, nonostante fossero solo sul web, fino a farli divenire settimanali. Così non ci siamo perduti di vista, e si è mantenuto il filo continuativo della formazione.
L’entanglement nella formazione. E proprio il vissuto di questi mesi ci ha, paradossalmente, fatto percepire il senso di distacco di quel ritmo. Perciò abbiamo deciso che intervalleremo una frequentazione settimanale o bisettimanale tramite web, appunto per non perdere il filo e nutrire l’apprendimento. Quali dovranno essere i contenuti e gli argomenti si potrà approfondire. Se c’era bisogno, anche questa è una comprova che gli eventi possono avere un potenziale d’insegnamento, a sapere l’arte di trarlo, se ci si pone con il disarmo spirituale di chi è sempre pronto di imparare. (M. P.)