Camminare previene l’Alzheimer
Una ricerca dell’Università di Pittsburgh (Usa) guidata dallo psicologo Kirk Erikson, ha dimostrato che l’attività fisica non violenta, in particolare il camminare, ritarda e previene l’Alzheimer. Erikson e altri scienziati hanno registrato per quattro anni le distanze percorse in una settimana da circa trecento persone non affette da demenza. Nove anni più tardi, gli scienziati hanno scansionatgo i cervelli dei partecipanti per misurarne le dimensioni: in coloro che hanno percorso da 6 a 9 chilometri il volume della materia grigia è risultato maggiore rispetto a quello di coloro che hanno camminato di meno.
Insomma, il camminare con ponderatezza di per sé aiuta a fissare i concetti nella mente e quindi potenzia la materia grigia. Se ne erano accorti i filosofi peripatetici.
Dopo altri 4 anni, infine, i partecipanti sono stati sottoposti a test per determinare se avessero sviluppato deterioramento cognitivo o demenza, cosa che era accaduta a 116 partecipanti. E i ricercatori hanno scoperto che in coloro che camminavano di più il rischio di andare incontro a problemi di memoria era dimezzato. I risultati della ricerca icoraggiano quindi a praticare esercizio fisico per prevenire demenza e morbo di Alzheimer, dato che il volume del cervello si riduce con l’età.